Strano Weekend

Il weekend passato ero a Stranimondi.
Un’esperienza davvero entusiasmante, almeno per me che non ero mai stata a nessun tipo di convention, non per divertimento.

Ho visto che, riguardo alle passate edizioni, ci sono stane tante critiche all’evento: siam tutti vecchi, siamo tutti dell’ambiente, la sede è troppo piccola ecc. Non lo so, lascio parlare chi è esperto di organizzazione di incontri di questo tipo e ha voglia di estrapolare i dati sperimentali per ipotizzare il solito scenario distopico e catastrofista, io mi sono semplicemente divertita.

Ho fatto scorta di letture, e di consigli di lettura, perché per molta roba aspetterò l’ebook. Non solo per questioni venali, ma anche e soprattutto di peso. Ero in treno, e non sono mica un camallo!

Poi, a causa del mio carattere, non ho praticamente parlato con nessuno. Unica eccezione, ho salutato Elena Di Fazio per ringraziarla della ormai lontana scheda (2014) di valutazione de La chiave della gabbia, valutazione incredibilmente positiva, ai limiti dell’imbarazzante…e lei si ricordava di me e del mio libro, ha rinnovato i complimenti e mi ha fatto gli auguri…

Perché La chiave parteciperà al corrente Premio Odissea.

Unico neo, il fatto che chi, come me, ha pagato il ticket per le conferenze tematiche si è perso praticamente tutte le presentazioni “normali” che avvenivano contemporaneamente nell’altra stanza. Accidenti, per una volta che mi muovo di casa, avrei voluto vedere e sentire tutto!

E poi, il personale del baretto sembrava impegnato a non farmi sentire la nostalgia di Savona, con le loro maniere da torta di riso, ma questa non è colpa dell’organizzazione.

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