Torte e torti
Una mia collega è fidanzata con un panettiere, molto abile anche come pasticcere. La cosa ha ovvi vantaggi, quando lei si presenta con pacchetti di focaccia avanzata, biscotti rotti, tortine del giorno prima, ancora buonissime ma non vendibili.
In questi giorni, però, i rifornimenti languono. Siamo costretti a portarci la merenda da casa!
Così, sospiravo con l’altro mio compagno di sventura:
“Niente più dolci, ce li dovremo comprare?”
E lui:
“Veramente, tutti quegli avanzi di bugie sbriciolate avevano un po’ rotto…”
E io:
“Sì, però, accidenti, in questo periodo potrebbe portarci una fetta di pesce!”
Lui mi guarda.
“Pesce?”
Dalla panetteria, sembra volermi dire. Cosa mi viene in mente?
“Ma sì, la torta.”
Silenzio.
“Sai, il pesce dolce d’aprile, la torta a forma di pesce?!”
Devo fargli un disegno?
No. Incredibile, pensavo fosse una tradizione normale, e invece a Genova non la conoscono.
Di più. Scopro che si tratta di una specialità unica di Savona, siamo i soli a farla in tutta Italia.
Pazzesco! Il pasticcere potrebbe provarci, avrebbe successo…
Ma…no!
Narra la leggenda che la torta a forma di pesce sia stata inventata per prendersi gioco di un doge genovese, durante la crudele dominazione della mia città da parte di questi barbari stranieri, quando ci hanno abbattuto torri, interrato porti, demolito duomi.
Quindi, nemmeno per sogno gli diamo la ricetta, piuttosto la offro agli spezzini.