Ancora insisto

Ho vinto il NaNoWriMo e non ho detto nulla.

Non sono stata tanto bene di salute; nulla di grave, ma mi ha buttato molto giù, anche di morale, e non sono ancora proprio in forma neanche adesso. Forse l’impegno della maratona di scrittura, anche se è servito a distrarmi, è stato un po’ eccessivo.

Sono riuscita nell’intento che mi ero prefissata nel 2014 e che invece, allora, avevo dichiarato fallito. Cioè, scrivere una serie di racconti anziché un romanzo.

Sono andati in porto quasi tutti, sette storie medio-brevi. Be’, tranne una, di cui esiste solo l’incipit, e che, purtroppo, era proprio quella che dava il titolo alla serie.

Ma era piuttosto prevedibile che finisse così, poiché non avevo progettato nulla per quella storia lì, a parte l’inizio. Non so cosa debba succedere subito dopo che i due coprotagonisti si sono incontrati, che razza di avventura debbano vivere insieme e perché.

Ho solo una vaga idea di quello che doveva essere il succo della storia, ciò che ciascuno doveva imparare dall’altro.

A dimostrazione del fatto che una storia ben difficilmente si può costruire a partire da un tema astratto.

Comunque, nell’insieme sono soddisfatta.

Ho anche pubblicato il racconto che languiva gia pronto da parecchio tempo.


Mentre gli ultimi umani vivono rinchiusi in due città nemiche, in un mondo ormai morto, una donna dotata di inspiegabili poteri sacrifica tutto per incontrare il suo unico simile, e capire lo scopo della loro stessa esistenza.

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